rassegna

Rassegna Stampa Archiviazione inchiesta Alberto Bevilacqua

AGENZIE:
Morte Bevilacqua: archiviata a Roma inchiesta su degenza
Scrittore morì in clinica privata nel 2013 dopo lungo ricovero
ROMA
(ANSA) – ROMA, 14 MAR – Archiviata a Roma l’inchiesta sulla degenza di Alberto Bevilacqua nella clinica Villa Mafalda, dove lo scrittore morì a 79 anni nel settembre 2013. Lo ha deciso il gip Simonetta D’Alessandro accogliendo la richiesta del pm Elena Neri. Nell’inchiesta furono coinvolti, per l’ipotesi di omicidio colposo, il direttore sanitario della struttura, Mario Maggio, ed i medici Antonio Ciccaglioni, Claudio Di Giovanni e Giuseppe Gentile. Questi ultimi tre si occuparono di Bevilacqua negli 11 mesi di ricovero in clinica. (ANSA).

Morte Bevilacqua: archiviata a Roma inchiesta su degenza (2)
ROMA
(ANSA) – ROMA, 14 MAR – L’inchiesta prese spunto da una denuncia presentata da Michela Macaluso, compagna di Bevilacqua, nella quale si sottolineava che la struttura sanitaria non era adeguata per le condizioni di salute dello scrittore.
Nell’ordinanza di archiviazione il gip D’Alessandro sottolinea che “la consulenza tecnica collegiale disposta dal pm – si legge nell’atto – ha accertato l’idoneità della struttura”.
La stessa consulenza, precisa il magistrato, ha “altresì acclarato che furono posti in essere tutti gli interventi assistenziali e terapeutici, necessari ed opportuni, e che nessun profilo di censurabilità professionale è ravvisabile in relazione all’evento morte, poiché la condotta dei sanitari fu connotata da perizia, dirigenza e prudenza”.
Soddisfatti per l’archiviazione i responsabili di Villa Mafalda: “La decisione – è detto in una nota – attesa con riserbo, ma senza dubbi sul suo esito ci conforta. Abbiamo la certezza di aver prestato ogni attenzione per un ospite che abbiamo seguito con cura, attenzione e con apparecchiature mediche e personale altamente qualificato, come normalmente accade per qualsiasi paziente”.
“Con la stessa serenità e fiducia negli operatori di giustizia – conclude la nota – attendiamo la conclusione di un altro procedimento in corso, quello relativo alla povera Giovanna Fatello (bambina di 10 anni morta il 29 marzo 2014 durante un intervento all’orecchio, ndr), per il quale il pm ha già chiesto l’archiviazione nei confronti del personale della clinica”. (ANSA).

10:04, Sabato 14 Marzo 2015 AGI Globale Cronaca cod. R010050 1431 car.
Bevilacqua: gip archivia inchiesta su medici Villa Mafalda 
(AGI) – Roma, 14 mar. – Si e’ conclusa con un’archiviazione l’inchiesta della procura di Roma sui medici che ebbero in cura Alberto Bevilacqua, lo scrittore deceduto a Villa Mafalda, dopo un lungo ricovero, il 9 settembre del 2013 all’eta di 79 anni per una insufficienza multiorgano causata da uno scompenso cardiaco. Il gip Simonetta D’Alessandro, accogliendo una richiesta del pm Elena Neri, ha disposto l’archiviazione dei tre sanitari (i professori Antonio Ciccaglioni, Claudio Di Giovanni e Giuseppe Gentile) finiti sotto indagine per omicidio colposo a seguito di una denuncia presentata da Michela Macaluso che, in qualita’ di compagna dello scrittore, riteneva che la clinica non fosse adeguata alle esigenze del paziente e non avesse somministrato la giusta terapia. Al contrario il giudice, recependo gli esiti della consulenza tecnica disposta dal pm, ha spiegato nelle quattro pagine di provvedimento, che a Villa Mafalda furono posti in essere “tutti gli interventi assistenziali e terapeutici, necessari ed opportuni, nei confronti di un paziente “che gia’ al momento del ricovero presentava numerosi fattori di rischio cui se ne aggiunsero altri”. Per il gip, quindi, “nessun profilo di censurabilita’ professionale e’ ravvisabile in relazione all’evento morte poiche’ la condotta dei sanitari fu connotata da perizia, diligenza e prudenza”. (AGI) Cop/Cog
10:46, Sabato 14 Marzo 2015 AGI Globale Cronaca cod. R010074 1209 car.
Bevilacqua: Villa Mafalda, decisione gip ci conforta 
(AGI) – Roma, 14 mar. – Il provvedimento di archiviazione del gip “chiude definitivamente una polemica infondata confermando l’alto livello delle prestazioni fornite dalla casa di cura nei confronti dello scrittore Alberto Bevilacqua”. Villa Mafalda commenta cosi’, con una nota la conclusione dell’indagine della Procura di Roma sulle presunte omissioni prestate nelle cure durante la lunga degenza di Bevilacqua. “La decisione del gip (che ha definito idonea la struttura e connotata da perizia la condotta dei sanitari, ndr) ci conforta. Abbiamo la certezza – si legge in un comunicato – di avere prestato ogni attenzione per un ospite che abbiamo seguito con cura, attenzione, apparecchiature mediche e personale altamente qualificato, come normalmente accade per qualsiasi paziente”. “Con la stessa fiducia nella magistratura” i vertici di Villa Mafalda attendono adesso gli esiti di un’altra indagine (nell’ambito della quale il pm ha gia’ chiesto l’archiviazione per il personale della clinica), quella legata alla morte di Giovanna Fatello, una bambina di 10 anni deceduta a seguito di un banale intervento al timpano di un orecchio. (AGI) Cop/Sfs
Adn Kronos:
 
Ansa:
 
 
TG:
Tg5:
TG1:
WEB:
Repubblica:
Corriere:
Messaggero:
Libero:
Altro:
Standard
ortopedia, rassegna

Protesi dell’anca mininvasive

protesi_anca

ORTOPEDIA: Ridotti i traumi attraverso la via chirurgica anteriore

PROTESI D’ANCA MININVASIVE

Gli interventi ortopedici devono salvare le articolazioni anche agli anziani.

Gli atleti di tutte le discipline sportive evidenziano la gravità dei danni da microtraumi ripetuti con elevata frequenza.

Nonostante l’intensa preparazione ed i continui allenamenti la loro fragilità è una costante. Per molti sportivi, soprattutto per i calciatori il rapidò recupero fondamentale. Parliamo di questa realtà con il dottor Carroine Naccari Carlizzi, specialista in chirurgia ortopedica e medicina dello sport. Nato a Roma nel 1956, si è laureato all’università di Pavia ed ha completato la propria esperienza formativa negli Stati Uniti (www.carminenaccaricarlizzi.it). É stato medico sociale dell’Internazionale FC e responsabile dell’Udinese Calcio, collaborando anche a lungo con il Milan. «Ho applicato gli insegnamenti della ‘medicina sportiva anche nella cura delle patologie ortopediche di giovani ed anziani. Il mio obiettivo è salvare le articolazioni,è per questo che mi sono specializzato ed ho affinato le tecniche più evolute in ambito di ricostruzioni legamentose gravi e combinate, di trapianti meniscali e cartilaginei ed anche nella chirurgia protesica».

Il paziente del dottor Naccari, non è solo il giovane e l’atleta, ma anche la persona anziana che vuole avere una buona qualità di vita, con il piacere del movimento. Ciò è possibile con la chirurgia protesica, necessariamente mininvasiva di anca e ginocchio ed anche robotica. <<La sostituzione protesica dell’anca– precisa il dottor Naccari – ha subito una svolta con la via chirurgica anteriore (Anterior Mini Invasive Surgery),una novità in campo ortopedico riscoperta da una vecchia tecnica chirurgica del 1870. L’incisione mininvasiva è minima: circa 7 -8 cm contro i 15-20 della via postero laterale, dove i muscoli e i tendini vengono solo divaricati e non sezionati,i vasi ed i nervi rispettati,diversamente dalle tecniche tradizionali,dove il vantaggio non è solo il taglio piccolo ma anche preservare e hon danneggiare le strutture peri articolari.Altra caratteristica sono le protesi più piccole ad ancoraggio biologico in leghe di titanio che si fissano direttamente all’osso, facilmente impiantabili attraverso queste mini incisioni. Gli attriti tra le componenti della testa femorale e l’acetabolo in ceramica sono ridotti. Grande affidabilità è offerta delle strutture acetabolari in polietilene ad alta resistenza con vitamina E che garantiscono poco attrito e scarsa usura. Da preferire l’utilizzo di testine di dirnensionifino a 40 mm, molto simili al modello dell’ osso umano». L’integrazione di questa tecnica con l’evoluzione dei materiali consente di estendere l’indicazione all’intervento protesico anche ai giovani e agli sportivi. Questa biocompatibilità – precisa il dottor Naccari – è sinonimo di sicurezza anche per i soggetti allergici che non devono temere interferenze con l’impianto protesico. «l tempi di recupero vengono così dimezzati, suparate le precauzioni utilizzate nel prevenire la temibile complicanza della lussazione,la via anteriore consente di camminare senza stampelle già in seconda giornata postoperatoria e ridurre la convalescenza,restituendo l’operato in tempi brevi alla vita attiva ed alla propria abitazione». La fisioterapia potrebbe iniziare nella stessa giornata dell’ intervento ed il paziente, protetto da una generosa terapia analgesica, può muoversi nel letto appena rientrato in camera.Anche nel caso di intervento mininvasivo con accesso anteriore, il percorso riabilitativo è necessario anche se semplificato e la rieducazione progressivo e costante. Aggiunge Naccari:«le signore sempre attente alle cicatrici,con questa tecnica le possono nascondere sotto il costume da bagno, utilizzando l’incisione bikini».

da http://www.ilgiornale.it/news/cronache/protesi-danca-mininvasive-1098589.html

Villa Mafalda Ortopedia  e traumatologia

www.villamafalda.com/ortopedia.html

Standard